mercoledì 9 dicembre 2009

Riflessioni sulle relazioni tra dati, fatti, informazioni, conoscenza. Interrelazioni, differenze, forme di manipolazione


Tutta la nostra vita è caratterizzata dall’atto del conoscere e se guardiamo la conoscenza dal punto di vista evolutivo essa rappresenta un vantaggio per l’evoluzione umana. E’ difficile anche solo immaginare un sistema vivente senza l’atto del conoscere. Questa è la “conoscenza organica”,che serve agli organismi per adattarsi all’ambiente,ma gli esseri umani sono dotati anche di altri due tipi di conoscenza: la “conoscenza del senso comune” cioè sono coscienti del loro sapere e lo organizzano per poterlo utilizzare al meglio nella loro vita quotidiana e la “conoscenza formalizzata”il sapere sviluppato per accrescere il sapere e riguarda quegli uomini che non si limitano a sapere le cose e ad imparare le cose che sanno gli altri.

La conoscenza va gestita e per gestire e comunicare la conoscenza,naturalmente,bisogna conoscere.

La conoscenza è un attributo della capacità cognitiva ed è proprio questo che distingue conoscenza e informazione. L’informazione è inerte,passiva,senza qualcuno che possieda la conoscenza per interpretarla,ha un valore solo se innesca un circolo che permette l’accrescimento della conoscenza. Conoscenza(qualità) e Informazione(quantità) si trovano su piani diversi e si completano vicendevolmente. Quando ci riferiamo alla Conoscenza attribuiamo implicitamente ad essa un senso qualitativo, perché è proprietà del soggetto conoscente,fa parte della sua esperienza che può essere trasmessa con processi lunghi di educazione e istruzione ed ha un valore d’uso particolare,nel senso che trasmetterla non comporta una “perdita”. Quando ci riferiamo all’informazione tendiamo a mettere in evidenza qualche cosa esterna al soggetto che produce informazione. L'informazione é costituita da dati raccolti, organizzati ed interpretati. Se i dati sono lettere, organizzare le lettere in parole intelligibili, è informazione.

Gestione della conoscenza o Knowledge Managment si rappresenta con una piramide dove alla base vi è la “conoscenza tacita”e questa deve essere interpretata perché possa diventare un dato. “Sappiamo sempre più di quanto non possiamo dire”(Polany).La conoscenza tacita è contenuta nelle persone e non nei sistemi informativi e per questo è difficile da formalizzare e condividere con gli altri. Subito sopra la conoscenza tacita vi sono i dati. I dati sono fatti sugli eventi che raccolti che organizzati ed interpretati costituiscono l’informazione. L’informazione che ha rilevanza porta ad una raccolta dati che l’osservazione sistematica traduce in conoscenza esplicita o formalizzata .Tale conoscenza verrà poi legittimata,certificata da un meccanismo istituzionale e diverrà il Sapere, all’apice della piramide che rappresenta il processo che porta alla conoscenza.

Dati: Il materiale grezzo dell’informazione

• Informazione: Dati organizzati e presentati da qualcuno

Conoscenza: Informazione letta, ascoltata o vista, compresa e rielaborata

• Sapienza: Conoscenza e comprensione distillata e integrata

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