venerdì 11 dicembre 2009

Ruolo del software quale complemento necessario delle facoltà intellettuali dell'essere umano


Le nuove tecnologie sono entrate prepotentemente nella vita dell’uomo, dando origine ad una crisi di adattamento e di adeguamento della società. Ma cosa è accaduto all’uomo e quindi al cervello umano? Cosa è cambiato in questo processo di adattamento al computer e alla telecomunicazione? E’interessante ricercare per vedere cosa accade investigando le implicazioni determinate dall’uso delle tecnologie sullo sviluppo della psiche e sulla definizione di nuovi modelli mentali. E’ noto già da tempo che la mente pur avendo notevoli capacità cognitive, abbia dei limiti riguardo l’immagazzinamento dei dati ed in questo caso si può pensare ai software come alleati della nostra mente capaci di rendere più facili compiti soprattutto computazionali. Fino ad ora abbiamo avuto delle macchine o dei media che hanno fatto andare le nostre menti individualmente più rapidamente o più lentamente. Ieri i libri facevano andare la mente in modo più rapido, oggi i libri fanno andare la mente piano, perché la radio, la televisione, ed i computer sono più veloci. Ma la cosa nuova è che i computer stanno facendo andare molte menti associate in modo più veloce, in opposizione alla mente singola. Già da tempo si pensava che i computer collegati ad internet formassero un’intelligenza e memorie collettive. Oggi, con i progressi tecnici, metodologici e fisici che hanno investito le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione il dibattito sulla correlazione tra mente umana ed intelligenza artificiale è ancora in gran parte acceso.
I computer più il telefono sono intelligenza collettiva. L'intelligenza collettiva cambia la natura dei nostri processi mentali, e ci permette di dipendere maggiormente dalla nostra rete per prendere una decisione, per creare assieme ad altri, per scoprire ogni genere di cose. I cambiamenti sono dovuti al fatto che non solo una singola mente, ma molte menti divengono parte del network.
La rete è il computer più la televisione più la radio più il telefono. Una volta congiunti i computer e i telefoni, avete linguaggio esterno, collettivo, e linguaggio interno e privato con la macchina. Per la prima volta nella storia, c'è una situazione in cui abbiamo un controllo privato del linguaggio che non viene eliminato dal collettivo, e che non elimina il collettivo. I computer in sé sono privati proprio come i libri; il computer più il telefono rimettono insieme il privato e il pubblico. Così, questa è la storia della nostra relazione con il linguaggio attraverso i media. Il computer è potenzialmente in grado di stimolare in maniera notevole le risorse intellettuali di chi lo utilizza in quanto permette a ognuno di seguire schemi e percorsi personali non programmati da un’altra persona. Solo il suo uso consente, infatti, l’impiego di quei prodotti ottenuti fondendo più linguaggi (testuale, grafico- iconico, sonoro, video, di animazione), detti comunemente prodotti multimediali. La combinazione di più linguaggi favorisce lo sviluppo della mente umana in tutte le sue potenzialità, anche perché la principale caratteristica di un prodotto multimediale è la sua organizzazione non lineare, ma "a rete", proprio come la rete dei neuroni del cervello umano, il che lo rende vicino al modo di pensare dell’uomo che è naturalmente strutturato in un’intricata rete di idee, associazioni, connessioni.

Nessun commento:

Posta un commento